NON NOBIS DOMINI, NON NOBIS, SED NOMINI TUO DA GLORIAM
L’uomo di oggi deve rendersi conto dell’unità fondamentale di tutti i culti, per ricondurli, liberi di ogni forma esteriore, alla comune origine da cui il nostro Ordine Templare trae il suo insegnamento e la sua fede.
I materialisti dicono con estrema semplicità, che tutto ciò che esiste è composto di materia e di forze ciecamente associate per un tempo più o meno lungo, alla fine del quale gli esseri viventi – umano, animale e vegetale – si dissolvono e rendono alla terra i loro elementi, i quali vi si trasformano incessantemente per altre combinazioni di materia e forze, messe assieme di nuovo a caso, da ciò che si chiama Natura. In questo modo si andrebbero ad ignorare le molteplici ragioni che sottendono questo stato d’emergenza che oggi stiamo affrontando. Invero, è assai facile dimostrare quanto questo modo di pensare e, di conseguenza, agire sia falso.
La Natura che molti, in questo particolare momento storico, pretendono essere cieca, risplende da sempre di Luce, e Tutti gli esseri hanno gli occhi per gioirne e per servirsene. Questa Natura manifesta ovunque l’intelligenza e, così, il prezioso dono di permettere agli esseri di riconoscersi nel loro proprio ambiente e di realizzare le loro rispettive capacità nel senso di una evoluzione generale.
Il cammino del guerriero, dell’eroe, che tutti noi, oggi, potenzialmente vestiamo come medici, infermieri, panettieri, farmacisti, commessi per l’ordine di una pizza, giovani ed anziani, ciascuno nelle proprie case o nel proprio ambiente di lavoro, lo stiamo scoprendo da soli.
Ogni volta che capiamo di stare sbagliando, e questo fa certamente una grande differenza, possiamo procedere da soli nell’aggiustare il tiro.
Stiamo imparando la grande lezione della vita sul campo… stiamo prendendo consapevolezza di quelli che sono i segreti del potere personale. Fino a ieri, la maggioranza credeva che il segreto fosse accumulare potere per se stessi; la “la caccia al potere quale evento unico a cui la vita è diretta”. E questa volta, gli eventi ci stanno svelando senza remore qual è la vera fonte segreta a cui attingere…l’amore per sé stessi e per gli altri.
Una forte immaginazione genera l’evento…. pertanto, pensiero, sentimento e volontà devono essere le fondamenta perché ciascuno di noi possa, oggi più di ieri, con una disciplina interiore, ritrovare l’arma contro questo caos esteriore ed ancor più interiore che viviamo, e ricordare a noi tutti qual è la nostra origine.
Solo allora, consapevolmente e lucidamente, sentiremmo vibrare dentro noi quello stato d’animo che ci trasmette la parola serenità, fede, amore e pace.
Si vuole cogliere l’occasione per ricordare tutti insieme, con maggior sentire, Jacques de Molay, Gran Maestro del Tempio, condannato al fuoco, per ordine di Filippo il Bello e Papa Clemente V, per non aver voluto confermare le confessioni fatte durante la tortura.
Onoriamo la sua profonda e coraggiosa azione con le parole che San Bernardo di Chiaravalle esprime nel libro “De Laude novae Militiae Christi”:
“Una nuova cavalleria è apparsa nella terra dell’Incarnazione… essi non hanno paura del male in tutte le sue forme… essi vanno in battaglia non già coperti di pennacchi e fronzoli, ma di stracci e con un mantello bianco… essi non onorano fra loro il più nobile, ma il più valoroso… essi attendono a qualsiasi lavoro a loro comandato in silenzio… essi si aiutano l’uno con l’altro nella dottrina insegnata dal Cristo.. essi non fanno della vanità ma dell’umiltà la loro arma… essi sono i Cavalieri di Dio… essi sono i Cavalieri Templari”-
Fr + Massimo B.