Quest’anno il prezioso borgo di Montalbano ha nuovamente ospitato la cerimonia dell’Agape.
In questo luogo magico e ricco di storia, il nostro Fratello e Maestro Paolo Turiaco ha accolto la promessa, sigillata dal Si, lo voglio!, di diciotto postulanti, oggi dame e cavalieri, che hanno scelto di perseguire, nel nostro tempo, le finalità che centinai di anni addietro i cavalieri e le loro dame hanno fatto della loro stessa vita, e cioè mettersi al servizio di Dio riconoscendolo nel volto del prossimo e dei più bisognosi nella fede e nell’osservanza delle Sacre Scritture. Infatti oggi, ma già da diversi anni, la Federazione Internazionale vede il nostro Ordine unito agli altri ordini cavallereschi d’Europa sempre più operoso nelle attività umanitarie e di volontariato
La cerimonia si è svolta tra le mura del Castello svevo-aragonese che in epoca medioevale è stato dimora dell’imperatore Federico II e, durante il regno di Federico III, di Arnaldo da Villanova, eccellente medico alchimista le cui spoglie sono oggi conservate nella Cappella palatina del Castello.
Luogo sacro che già nella storia ha ospitato i cavalieri Templari, e che i templari della Nova Militia Christi hanno desiderato condividere sacralmente in questo particolare giorno di massimo splendore del sole e della luna.
Nella semplicità e solennità della Santa Messa e della tavola dell’abbondanza, dove nulla deve mancare, si è festeggiata l’Agape 2017.
Infatti nessuno è mancato: presente come ogni anno l’Ordine Teutonico (Germania); numerosi sono stati i cavalieri (circa 200) e le loro famiglie venuti da tutta Italia, ed altrettanti sono stati coloro che sono giunti dal resto d’Europa (Romania, Francia, ecc.)e addirittura da oltre oceano (Argentina).
Il nostro Fratello e Maestro nel suo ribadire sempre che l’Agape, parola che viene dal greco e che vuol dire Amore, non finisce con il taglio della torta ma è un’opera che continua nel lavorio costante di ogni giorno come quello della natura nei dodici mesi dell’anno.