La Cattedrale di Messina è uno dei più antichi, ma anche dei più nuovi d’Italia. Terremoti e incendi hanno drammaticamente colpito la sua esistenza, condividendo la storia della città, più volte vittima di disastrosi sismi. La costruzione della cattedrale si ritiene ultimata verso il 1150, in epoca normanna, ma la sua consacrazione avvenne sotto gli Svevi, il 22.9.1197, alla presenza dell’imperatore Enrico VI, figlio di Federico Barbarossa, e di sua moglie, la regina Costanza, ultima principessa normanna che portò in dote il regno di Sicilia. Da allora il duomo è stato modificato più volte; lo in particolare nel ‘600, sotto il dominio spagnolo, quando la purezza essenziale delle line medievali venne appesantita da stucchi e decori barocchi. Il campanile del Duomo di Messina, contiene al suo interno l’orologio meccanico e astronomico più grande e complesso che esista al mondo: fu progettato dalla ditta Ungerer di Strasburgo per incarico dell’Arcivescovo dell’epoca Mons. Angelo Paino, fu inaugurato il 15.8.1933. A mezzogiorno un complesso sistema di contrappesi, leve e ingranaggi consente che le statue di bronzo dorato, collocate nella facciata prospicente la piazza, si muovano. Partendo dal basso gli automi rappresentano:il carosello dei giorni della settimana, il carosello dell’età, la Chiesa di Montalto, le scene bibliche del Natale alla Pentecoste, la Madonna della Lettera, Dina e Clarenza, il gallo, il leone, e il quadrante delle ore.
Secondo la tradizione, San Paolo, giunto a Messina per predicare il Vangelo, trovò la popolazione ben disposta a lasciarsi convertire. Nnel 42, quando Paolo si accingeva a tornare in Palestina, alcuni messinesi chiesero di accompagnarlo per conoscere la Madonna di persona. Così una delegazione di messinesi si recò in Palestina con una missiva, nella quale i molti concittadini convertiti professavano la loro fede e chiedevano la protezione di Maria.Maria li accolse e, in risposta alla missiva, inviò una sua lettera in ebraico, legata con una ciocca dei suoi capelli. La delegazione ritornò l’8 settembre del 42. Nella missiva Maria lodava la loro fede, diceva di gradire la loro devozione ed assicurava loro la sua perpetua protezione. La ciocca di capelli è custodita nel Duomo di Messina Il culto della Madonna della Lettera, si affermò solo nel 1716, anno in cui il monaco Gregorio Arena portò a Messina una traduzione dall’arabo della lettera di Maria. Da allora la città celebra la festa il 3 giugno, con una affollata processione del fercolo argenteo della Madonna.
All’ingresso del Porto di Messina, sul torrione dell’antico forte San Salvatore costruito nel 1546, sorge la stele a pianta ottagonale, alta 35 m, La colonna rivestita in pietra di Trapani, è sormontata dalla Statua della Madonnina. La scritta VOS ET IPSAM CIVITATEM BENEDICIMUS è tratta dalla Sacra Lettera consegnata dalla Madonna all’ambasceria messinese; tradotta dice: BENEDICIAMO VOI E L’ISTESSACITTA’
Come raggiungere “HOTEL PARADIS”
AUTO: Da Catania e da Palermo: prendere uscita Messina-Boccetta e rimanere sul V.le Boccetta fino all’ultimo incrocio (sul mare) e svoltare a sx; proseguire direzione Ganzirri-Messina fino a zona Paradiso; Dallo sbarco del porto Caronte: al semaforo girare sulla dx e proseguire fino a zona Paradiso.